Inconsapevolezza del proprio aspetto
Spesso curiamo il nostro aspetto inconsapevolmente ma ci sono domande che dovresti porti.
Hai indossato lo stesso vestito di ieri o ne hai scelto un altro?
Perché hai cambiato abito e hai scelto proprio questo ?
Come mai ti sei pettinata e truccata in questo modo?
Quale effetto volevi produrre portandoli?
Desidero che cerchi di rispondere senza ricorrere a espressioni come “ perché è bello” o “perché mi sta bene”, in quanto queste sono risposte soggettive ma ti propongo di scoprire i motivi oggettivi.
Ti sei accorta che le scelte effettuate sono guidate da una strategia precisa? Forse hai mirato alla ricerca del confort, oppure hai cercato di influenzare il giudizio degli altri nei tuoi confronti.
Quindi ogni mattina consciamente o no, cerchiamo di dare una risposta alle domande su come siamo e come vorremmo che ci vedano gli altri.
Per creare la propria immagine basta attenersi a regole ben precise.
La conoscenza di queste regole è definita “buon gusto” o “buone maniere”, le quali non sono universali, bensì cambiano a seconda dei tempi, dei luoghi, delle condizioni politiche e religiose.
Costatando le fluttuazioni dei “gusti” e delle “mode”, credo che la cosa più appropriata sia decidere di optare per l’autenticità. E qui nasce il problema.
Il Consulente d’immagine sarà la persona più indicata per superare questa difficoltà.
Infatti, questo professionista ti aiuterà nella ricerca di un adeguamento della tua immagine a ciò che effettivamente sei e al contesto culturale e sociale che ti circonda e non una interpretazione ispirata a un ideale estetico.
Dobbiamo sempre ricordarci che l’aspetto costituisce la prima fase della comunicazione.
L’immagine è, prima di tutto, informazione e comunicazione; anche la biologia dimostra che tutto è comunicazione (vedi il piumaggio degli uccelli, il colore e il profumo dei fiori, e altro).
Ricordati che ancora prima di aver salutato, la tua immagine ha già parlato di te al tuo interlocutore, dandogli informazioni sulla tua persona.
Ma cos’hai comunicato? Che cosa è stato recepito?
Per chiarire questi dubbi ti spiegherò, in questi brevi trafiletti settimanali, le modalità d’uso della tua immagine.
Ma cos’è l’immagine di sé?
Il concetto d’immagine, da poco utilizzato in riferimento anche per le persone, è adoperato nel campo del marketing per i prodotti “un’immagine è l’insieme delle rappresentazioni affettive e razionali riferite da un individuo a una marca, a un prodotto, a un’azienda, ed altro”, quindi un’immagine viene vista.
Ti faccio un esempio: cosa ti viene in mente se dico color rosso? Per le donne subito viene in mente lo stilista Valentino, per gli uomini invece suggerisce la Ferrari.
L’impatto di un’immagine viene valutato in funzione di un pubblico e di un contesto.
Non è importante inviare un buon messaggio, ma è rilevante avere la capacità di essere ascoltati e capiti per ricevere la risposta desiderata, cioè influenzare.
Ogni giorno, ciascuno di noi, di fronte a uno specchio, cerca di risolvere l’incognita del «Come ci si deve comportare per riuscire graditi?».
La cultura disciplina il nostro aspetto e i rapporti che ci legano ad essa.
Dobbiamo essere capaci di scoprire queste regole per consentirci di padroneggiare la nostra immagine.
L’abbigliamento costituisce un buon esempio dell’influenza delle regole. Se l’individuo si veste in modo diverso, se non anche fuori luogo, può subire sanzioni, emarginazione, canzonature fino anche a provvedimenti penali. Di conseguenza conoscere le regole è la prima manifestazione della volontà di appartenere a un gruppo.
L’immagine viene “vista” e poi “memorizzata” dagli interlocutori, diventando così il nostro capitale, cioè un valore.
Valore detratto o aggiunto? L’immagine non sempre convince o affascina, talvolta altera e deforma sminuendo il soggetto.
Il nostro aspetto si tramuta nella strega che svilisce le nostre qualità umane e professionali, limitando così notevolmente le nostre performance.
La consapevolezza che si ha di sé e della propria immagine costituisce un potere, e allora perché non porla al nostro servizio?
Ci ritroviamo, se quanto da me scritto è di vostro interesse, il prossimo martedì.
